Dall’uomo di Neanderthal la variante genetica che predispone al diabete

Ricercatori dell’Harvard Medical School e dell’Istituto Max Planck hanno individuato una variante genetica che sembrerebbe aumentare il rischio di diabete e che abbiamo ereditato dagli uomini di Neanderthal. Dopo aver analizzato la mappa genetica di migliaia di soggetti di origine latinoamericana, hanno concluso che gli esseri umani moderni si incrociarono con una popolazione di Neanderthal 70.000 anni fa circa. Tra i geni ereditati i ricercatori ne hanno isolato uno, denominato Slc16A11, associato al rischio di sviluppare il diabete tipo 2.

Le persone che nel loro DNA hanno questa variante genetica presentano il 25% in più di probabilità di avere il diabete rispetto a coloro che non l’hanno, e le persone che hanno ereditato le copie di questa variante da entrambi i genitori hanno il 50% in più di probabilità di ammalarsi. I responsabili della ricerca hanno commentato così questi risultati: “Abbiamo individuato uno dei più forti fattori di rischio genetici scoperti fino a oggi e tutto questo potrebbe portare a nuovi bersagli per i farmaci e a una più profonda comprensione della malattia”.
The SIGMA Type 2 Diabetes Consortium. Nature, 25 dicembre 2013. doi:10.1038/nature12828
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