Vantaggi dalla chirurgia bariatrica quando si ha il prediabete?

Con il termine di prediabete si indica una condizione di alterata glicemia a digiuno (impaired fasting glucose, IFG) o di alterata tolleranza glucidica (impaired glucose tolerance, IGT), che viene sempre più considerata una condizione predisponente non solo al diabete mellito ma anche a complicanze microvascolari e macrovascolari, che possono essere diagnosticate precocemente in persone con IFG o IGT. Pochi giorni fa sono stati pubblicati su The Lancet i risultati di uno studio che ha valutato l’incidenza a lungo termine della malattia diabetica microvascolare in soggetti affetti da obesità e sottoposti a chirurgia bariatrica in relazione alla loro condizione di controllo glicemico prima dell’intervento. Lo studio tutto svedese, coordinato dalla professoressa Lena Carlsson, ha arruolato 4047 soggetti di età compresa tra 37 e 60 anni, tutti obesi, suddivisi a loro volta in due gruppi: il primo rappresentato da 2010 persone sottoposte a intervento di chirurgia bariatrica e il secondo composto da 2037 persone, che costituivano i controlli. Per tutti i soggetti erano disponibili i dati clinici e di laboratorio

per un lungo periodo di follow-up, che arrivava fino a venti anni. La valutazione di tutti i risultati disponibili indicava una riduzione significativa del rischio di sviluppare malattia microvascolare nel gruppo che era stato sottoposto a chirurgia bariatrica, soprattutto in relazione alla condizione di controllo glicemico pre-esistente, rispetto al gruppo di controllo. Il rischio minore si dimostrava nel sottogruppo di soggetti obesi con prediabete dopo essere stati sottoposti a chirurgia bariatrica, indipendentemente dal fatto di sviluppare la malattia diabetica durante il follow-up. Tutto questo porta a una conclusione: la condizione di prediabete dovrebbe essere trattata aggressivamente per prevenire il danno microvascolare a livello di organi come la retina, il rene e il sistema nervoso periferico ed è molto importante individuare trattamenti medici efficaci a questo scopo.
Da: Carlsson LM e coll. Lancet Diabetes Endocrinol. 22 febbraio 2017
DOI:http://dx.doi.org/10.1016/S2213-8587(17)30061-X
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