Glucagone per via intranasale: un valido aiuto se la glicemia scende pericolosamente

Con l’ipoglicemia non c’è tempo da perdere. Se la glicemia si è ridotta tanto da aver portato il soggetto a perdere coscienza o addirittura ad avere una crisi epilettica e i soccorsi medici non sono ancora sul posto, è possibile iniettare glucagone per via intramuscolare. C’è però un grosso ma. Prima di iniettare l’ormone, è necessario ricostituire il contenuto della fiala con il suo solvente e questa azione può ritardare l’effetto iperglicemizzante o essere fonte di errori. Questo mese su Diabetes Care sono stati pubblicati i i risultati di uno studio condotto in Canada e negli Stati Uniti per valutare l’efficacia di un metodo alternativo di somministrazione del glucagone,

che non richiede l’uso di aghi e che permette la somministrazione diretta della soluzione, senza passaggi intermedi: la via intranasale. In soggetti adulti affetti da diabete tipo 1 il glucagone intranasale ha dimostrato di essere tanto efficace nel trattare l’ipoglicemia indotta da insulina quanto lo è la formulazione da somministrare per via intramuscolare. Indubbiamente, la formulazione intranasale di glucagone è molto interessante e si sta avviando verso la commercializzazione perchè, in condizioni di grave emergenza, si dimostra facile da somministrare da chiunque, anche senza conoscenze mediche, e con un’attività di controregolazione dell’insulina non inferiore alla classica somministrazione intramuscolare.
Da: Rickels M.R. e coll. Diabetes Care 2016; 39: 264-270. DOI: 10.2337/dc15-1498
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