Consumo di caffè e riduzione del rischio di diabete

Il caffè è una delle fonti alimentari più ricche in antiossidanti naturali, molecole che rallentano o prevengono i danni da radicali liberi. Negli anni scorsi alcuni studi scientifici hanno messo in evidenza che sono probabilmente certe sostanze antiossidanti come acidi clorogenici, polifenoli e lignani contenuti nel caffè – anche quello decaffeinato – che hanno azione preventiva su alcune malattie come il diabete mellito tipo 2. Inoltre, la caffeina potrebbe avere un ruolo protettivo contro lo sviluppo di diabete per la sua attività di “acceleratore” dal punto di vista metabolico.
In questi giorni un gruppo di ricercatori cinesi ha pubblicato i risultati di una meta-analisi, che ha preso in considerazione tutti i dati da diverse ricerche

condotte in passato per trovare un’associazione tra consumo di caffè e incidenza di diabete mellito tipo 2. Il dottor Jiang con i suoi collaboratori sottolinea che da questa analisi risulta che il consumo di caffè sembrerebbe davvero associato a una riduzione dell’incidenza di diabete mellito tipo 2 e che questo dato è più rilevante in alcune categorie di persone come le donne, i non fumatori e i soggetti normopeso. Ovvio che rimane valido il consiglio che il consumo di caffè non decaffeinato deve essere di non più di 3-4 tazzine al giorno, a meno di controindicazioni mediche legate a malattie dell’apparato cardiovascolare o gastrointestinale.
Da: Jiang X, Zhang D, Jiang W. Eur J Nutr 23 ottobre 2013. doi:10.1007/s00394-013-0603-x
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