Ancora sulle vaccinazioni: oggi parliamo di herpes zoster

Introduzione – L’herpes zoster (HZ) si sviluppa per riattivazione del virus varicella zoster, latente nei gangli sensitivi dopo un’infezione, la varicella, tipica del periodo infantile. A seguito della riattivazione, si sviluppa una caratteristica eruzione cutanea vescicolare, con distribuzione correlata ai dermatomeri coinvolti. La complicazione più importante e più invalidante di HZ è la nevralgia post erpetica, caratterizzata da un dolore cronico, che persiste per 3 mesi e più dall’episodio iniziale di HZ e che può coinvolgere il 5-30% dei pazienti.

Impatto di HZ nella popolazione con diabete – Non esistono molti dati sull’impatto che HZ ha sui soggetti affetti da diabete. Recentemente, Diabetes Care ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta negli Stati Uniti per valutare il peso che HZ ha sulle risorse sanitarie e sui costi in adulti con e senza diabete tipo 2 (T2D).

Risultati – Nei soggetti con e senza T2D i tassi grezzi di incidenza (che rappresentano l’esperienza reale dell’intera popolazione, senza considerare le diversità al suo interno come età, sesso, etnia) erano 9.8/1000 per anno e 2.6/1000 per anno, rispettivamente. I soggetti con T2D avevano almeno il doppio della probabilità di ricevere una diagnosi di HZ. Inoltre, il consumo di risorse sanitarie e i relativi costi erano decisamente aumentati per i soggetti con T2D con HZ rispetto ai soggetti senza T2D con HZ e ai soggetti con T2D senza HZ. L’età era il più forte predittore di complicanze.

Conclusioni – Considerando il rischio di HZ e i costi relativi in ambito sanitario nei soggetti con T2D, è fortemente consigliabile la prevenzione vaccinale di HZ nei soggetti con T2D.

Da: Poirrier Jean-Etienne e coll. Diabetes Care 2022;45:2585–2593 | https://doi.org/10.2337/dc21-2053

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