Agonisti del recettore del GLP-1 e asma bronchiale: un ruolo da antinfiammatori per questa classe di farmaci antidiabetici?

Le persone con diabete tipo 2 affette da asma presentano una riduzione dei sintomi e degli episodi acuti da ostruzione bronchiale dopo aver iniziato la terapia antidiabetica con un agonista del recettore del GLP-1 (glucagon-like peptide-1), rispetto alle persone con asma che assumono altre classi di farmaci per il trattamento del diabete. Studi sperimentali avevano già individuato che gli agonisti del recettore del GLP-1 sono in grado di ridurre l’infiammazione a carico delle vie aeree. A questo punto era necessario capire se questo trovasse una corrispondenza nella pratica clinica. La risposta ce la dà uno studio retrospettivo appena pubblicato, per il quale sono stati individuati 5940 adulti affetti da asma e diabete tipo 2 che iniziavano ad assumere agonisti del recettore del GLP-1 oppure farmaci antidiabetici di altre classi. Dopo 6 mesi chi aveva iniziato ad assumere un agonista del recettore del GLP-1 aveva una riduzione degli episodi acuti di asma bronchiale rispetto a chi iniziava inibitori dell’SGLT-2 (sodium-glucose cotransporter-2), inibitori del DDP-IV (dipeptidyl peptidase-IV), sulfoniluree, e insulina basale. Inoltre, è stata messa in evidenza una riduzione degli accessi al sistema sanitario per i sintomi d’asma. I risultati rimanevano significativi anche dopo aver considerato i dati sul controllo glicemico e sul peso corporeo. In conclusione, se si mettono insieme i dati pre-clinici e questi ultimi, si può confermare che GLP-1 sia in grado di agire anche a livello delle vie aeree per regolare la funzione polmonare e/o l’infiammazione nei casi di asma.

Foer D. e coll. Am J Respir Crit Care Med. 2021;doi:10.1164/rccm.202004-0993OC

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