Vegetariano = tutta salute? Mah ……

      Nessun commento su Vegetariano = tutta salute? Mah ……

Uno studio recente dell’Università di Oxford segnala che la relazione tra dieta vegetariana, cardiopatia ischemica e ictus cerebrale è piuttosto articolata. Se i casi di infarto miocardico sono più frequenti nei “carnivori”, i casi di ictus sono più frequenti nei vegetariani. I risultati positivi sul controllo della malattia cardiaca su base ischemica possono derivare dal fatto che i vegetariani sono più giovani, più longilinei e hanno minore incidenza di ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e diabete mellito. Inoltre, questo gruppo ha meno abitudine al fumo e al consumo di alcool.

Lo studio inglese è stato realizzato con i dati relativi a poco meno di 49 mila individui, non colpiti in precedenza da ictus, infarto miocardico e/o angina pectoris. In base al regime alimentare seguito questi soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi: i carnivori (24.428 soggetti che consumavano carne, indipendentemente dall’eventuale consumo di pesce, latticini o uova), i pescetariani (7506 soggetti che mangiavano pesce ma non carne) e i vegetariani, inclusi i vegani (16254, chi escludeva dalla dieta carne e pesce ma con l’apporto di latticini o uova o entrambi, e chi invece non assumeva per nulla proteine animali).

I meno esposti al rischio di malattia cardiaca ischemica erano i gruppi veg e pescetariani: nel primo l’incidenza di cardiopatia ischemica era inferiore del 22% mentre nel secondo del 13% rispetto ai carnivori. Il rovescio della medaglia riguardava l’incidenza di ictus cerebrale: i vegetariani avevano un tasso di incidenza maggiore del 20% rispetto ai carnivori, soprattutto per i casi di ictus emorragico. Saranno necessari ulteriori studi per meglio arrivare a capire le cause di questa discrepanza, confermata anche da studi condotti in Giappone, che hanno osservato come chi consuma pochi prodotti di derivazione animale ha un maggior rischio di ictus cerebrale.

Tong T.Y.N. e coll. BMJ 2019; 366 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.l4897

Condividi queste informazioni

Lascia un commento