Un’altra buona ragione per evitare l’ipoglicemia

Si sa che l’ipoglicemia è un vero spauracchio per tutte le persone con diabete e che un episodio ipoglicemico può avere pesanti ripercussioni sul sistema cardiovascolare e sulla funzionalità del sistema nervoso centrale (SNC). Recentemente, un gruppo di ricercatori inglesi ha pubblicato i risultati di uno studio che ha dimostrato come episodi di ipoglicemia acuta ma moderata portano a effetti protrombotici anche della durata di una settimana. In 12 soggetti con diabete tipo 2 senza precedenti cardiovascolari e 11 soggetti non affetti da diabete, paragonabili per età e indice di massa corporea (BMI), sono state indotte fasi controllate di ipoglicemia, durante le quali si misuravano alcuni parametri relativi al processo di coagulazione. In particolare, è stato rilevato che la reattività e l’aggregazione piastrinica aumentavano durante l’ipoglicemia in entrambi i gruppi ma ritornavano alle condizioni basali in meno di 24 ore. L’ipoglicemia è risultata associata a modificazioni protrombotiche precoci e tardive del network di fibrina soprattutto nei soggetti con diabete; inoltre, si assisteva a un incremento delle concentrazioni di fibrinogeno e della frazione C3 del complemento, fattori che contribuiscono all’effetto protrombotico tardivo dell’ipoglicemia. L’insieme di questi risultati indica che episodi di ipoglicemia possono avere effetti protrombotici sia acuti sia persistenti, che potrebbero aumentare il rischio cardiovascolare nei soggetti affetti da diabete tipo 2.

Da: Chow E. e coll. Diabetes Care 2018; 41: 2625-2633

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