Ultrasuoni per guarire le ferite?

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Ricercatori della Sheffield University nel Regno Unito hanno dimostrato in animali da esperimento che l’applicazione di ultrasuoni porta a stimolare la guarigione delle ulcere cutanee, accelerando il processo di guarigione con una riduzione di un terzo dei tempi di rimarginazione.
Il rischio di avere ferite croniche agli arti aumenta con l’età ed è maggiore nei soggetti con diabete; la presenza di queste lesioni cutanee si correla a complicazioni tali da portare all’amputazione. In Italia non esiste un registro delle ferite acute e croniche ma si stima che questo problema possa interessare anche

tre milioni di soggetti.
La tecnologia a ultrasuoni è stata sperimentata su topi con ferite croniche con difficoltà di cicatrizzazione e spesso soggette a infezioni. La stimolazione della cute ha attivato una cascata di reazioni cellulari, che ha favorito la migrazione dei fibroblasti, reclutandoli nel letto della ferita e accelerando così i tempi di guarigione fino al 30% nei topi anziani e diabetici, senza effetti collaterali.
Il prossimo passo di questo gruppo di ricercatori britannici sarà quello di studiare l’effetto degli ultrasuoni sull’uomo con uno studio che valuti il trattamento sia in termini di efficacia sia in termini di eventuali rischi.
Da: Roper J.A. e coll. J. Invest. Dermatol. 16 giugno 2015. DOI: 10.1038/jid.2015.224
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