Non solo il laser per l’edema maculare diabetico

Ranibizumab è un nuovo farmaco disponibile per il trattamento dell’edema maculare diabetico. Questo farmaco è in grado non solo di preservare la vista ma anche di migliorarla nei casi di edema maculare.
Durante l’ultimo Congresso della Società americana di Chirurgia Oftalmica sono stati presentati i risultati da due studi clinici, realizzati per valutare l’efficacia e la sicurezza di ranibizumab somministrato con iniezioni intravitreali nei pazienti con edema maculare diabetico.

La retinopatia diabetica è uno dei principali problemi di salute pubblica, non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti. Nei dettagli, 25.8 milioni di Americani sono affetti da diabete mellito e la retinopatia diabetica è la complicanza più frequente di questa malattia. Si calcola infatti che il 30% circa dei diabetici in età adulta siano affetti da retinopatia diabetica.
Ranibizumab è un anticorpo monoclonale anti-VEGF (vascular endothelial growth factor) studiato per l’uso intraoculare e rappresenta, insieme ad altri farmaci innovativi all’orizzonte, un modo nuovo di curare la retinopatia diabetica, senza ricorrere al laser.
I dati presentati durante il Congresso segnalano che i pazienti trattati con questo farmaco avevano un netto miglioramento nell’acuità visiva rispetto ai pazienti non trattati e che la risposta alla terapia era rapida, anche solo una settimana dopo la prima iniezione.
Durante l’esposizione dei dati l’obiezione principale è stata quella sui costi del trattamento: $ 1.900 (€ 1.450) a somministrazione. Poiché lo schema di terapia consisterebbe in 6-7 iniezioni intravitreali nel primo anno e 2-3 iniezioni negli anni successivi, l’investimento economico risulterebbe indubbiamente consistente ma ogni obiezione di questo tipo si spegne quando si arrivano a paragonare questi costi a quelli legati alla perdita della vista. Un dato per tutti: è ampiamente dimostrato che un’adeguata gestione delle complicanze retiniche del diabete mellito consentirebbe enormi risparmi economici. Negli Stati Uniti è stimato che, se tutti i pazienti ricevessero una tempestiva e corretta gestione delle complicanze oculari, si produrrebbe annualmente un risparmio pari a 624 milioni di dollari (€ 475.175.145) e si eviterebbero 173.540 nuovi casi di cecità per anno.
Condividi queste informazioni

Lascia un commento