L’insufficienza cardiaca: una complicanza del diabete sottostimata

Quando si parla di complicanze per il diabete tipo 1 e tipo 2 ci si riferisce a nefropatia, retinopatia, neuropatia, e malattia cardiovascolare aterosclerotica. Non dobbiamo dimenticare anche  l’insufficienza cardiaca (IC), che si è rivelata una complicanza diabetica frequente. La sua prevalenza arriva al 22% nei soggetti con diabete e la sua incidenza è destinata ad aumentare nel tempo. I dati disponibili segnalano che l’IC può presentarsi anche in soggetti senza ipertensione, coronaropatia, o valvulopatia. In questo modo diventa la complicanza cardiovascolare principale in una popolazione vulnerabile, perché spesso lontana dagli screening specialistici. Due altre considerazioni: il rischio di IC si evidenzia sia nel tipo 1 sia nel tipo 2, con una prevalenza superiore nel primo; l’IC può essere la prima complicanza cardiovascolare nei soggetti con diabete. I fattori di rischio per l’IC sia nel tipo 1 che nel tipo 2 comprendono: durata del diabete, scarso controllo glicemico, ipertensione non controllata, dislipidemia, sovrappeso/obesità, microalbuminuria, insufficienza renale, cardiopatia ischemica, e arteriopatia periferica. Se consideriamo che nell’ultima decade la prevalenza del diabete, soprattutto del diabete tipo 2, è incrementata del 30% ed è destinata a salire, il peso dell’IC sui sistemi sanitari è destinato a raggiungere livelli preoccupanti.

Rodica Pop-Busui e coll. Diabetes Care dci220014 https://doi.org/10.2337/dci22-0014

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