Di notte la paura fa novanta!

      Nessun commento su Di notte la paura fa novanta!

L’aspettativa di vita per una persona affetta da diabete è molto cresciuta negli ultimi anni, grazie all’ampliamento delle conoscenze su questa malattia e alle innovazioni dal punto di vista terapeutico.
Resta sempre più saldo il ruolo centrale della persona con diabete, che deve avere una continua attenzione al monitoraggio della patologia per controllare due temibili problemi, cioè da un lato le complicanze micro e macrovascolari e dall’altro le crisi ipoglicemiche. E’ proprio l’ipoglicemia, soprattutto quella notturna, a creare ansia nella persona con diabete e nei suoi familiari.
È uno dei dati emersi dallo studio internazionale DAWN2 (Diabetes Attitudes Wishes and Needs), l’indagine più ampia mai svolta per analizzare l’impatto della malattia sulla vita quotidiana, che ha coinvolto oltre 15000 persone con diabete, familiari e operatori sanitari in quattro continenti.

L’ipoglicemia nelle sue manifestazioni meno gravi è riconoscibile da alcuni sintomi (palpitazioni, tremori, ansia, giramento di testa, confusione) ma può arrivare a causare perdita di coscienza e, nel caso degli episodi notturni, a compromettere la qualità del sonno.
Nello studio DAWN2 si rileva che in Italia la paura degli episodi ipoglicemici – specie notturni – preoccupa 6 persone con diabete su 10 e si estende al 64% dei loro familiari; ovviamente, la percentuale risulta elevata in chi è in cura con insulina.
Questi dati spingono indubbiamente a potenziare tutti i mezzi di educazione e di informazione sulla gestione della malattia diabetica, coinvolgendo non solo i pazienti ma anche i loro familiari.

Per ulteriori info www.dawnstudy.com

Condividi queste informazioni

Lascia un commento