Con l’uso del microinfusore si abbatte il rischio cardiovascolare ?

Durante il Congresso dell’European Association for the Study of Diabetes (EASD), che si è recentemente svolto a Vienna, sono stati presentati i risultati di un grosso studio osservazionale svedese su soggetti diabetici di tipo 1, che ha confrontato la prevalenza di eventi cardiovascolari e il loro esito in quelli in terapia con microinfusore rispetto a quelli in terapia multi-iniettiva con le penne.
Le conclusioni dei ricercatori – capitanati dalla dott.ssa Soffia Gudbjörnsdottir – sono impressionanti: il rischio per malattie cardiovascolari è ridotto quasi della metà e la mortalità quasi di un terzo nei soggetti con microinfusore.

La raccolta dei dati è iniziata nel 2005, utilizzando un Registro appositamente creato in Svezia per i soggetti con diabete tipo 1, e ha coinvolto 18000 persone, di cui 2441 con microinfusore.
Da questi dati emerge una considerazione, sottolineata durante la presentazione della ricerca all’EASD: la grossa differenza emersa tra i due gruppi potrebbe in parte dipendere dal fatto che le persone diabetiche con microinfusore hanno una migliore capacità di risolvere i problemi che via via emergono durante la gestione della malattia sia per caratteristiche personali (i soggetti sono in genere più giovani e meno gravati da altri problemi di salute) sia per una maggiore possibilità di interagire con gli educatori.
European Association for the Study of Diabetes, Vienna, 18 settembre 2014.
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