Emoglobina glicata non a target? E se fosse ipercortisolismo?
Introduzione
Quando l’emoglobina glicata (HbA1c) non è a target – nonostante dieta, attività fisica, e farmaci appropriati – bisogna prendere sempre in considerazione fattori interferenti. L’ipercortisolismo, ovvero un eccesso di cortisolo prodotto dalle ghiandole surrenali, è uno di questi. Un tempo i medici pensavano alla diagnosi di ipercortisolismo solo se si trovavano di fronte a segni clinici caratteristici (ad es. faccia a luna piena, smagliature rosse, obesità del tronco con accumulo di grasso a livello dorsale). Oggi si sa che l’ipercortisolismo può essere presente anche senza segni clinici classici ed è spesso conseguenza di una produzione autonoma di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali.
Descrizione dello studio
Un recente studio targato U.S.A ha arruolato 1057 soggetti con diabete tipo 2 di difficile controllo, con HbA1c compresa tra 7.5 e 11.5% (58-102 mmol/mol). Tutti sono stati sottoposti al test di soppressione con desametasone. Tra i criteri di esclusione le condizioni di falsa positività ai test di soppressione con desametasone (ad es. uso di estroprogestinici, eccessivo consumo di alcool, gravi malattie mediche o chirurgiche, ecc.). Di 1057 soggetti arruolati, 252 (23.8%) hanno avuto una mancata soppressione al test con desametasone. In 219 di 252 soggetti la tomografia computerizzata (TC) ha messo in evidenza alterazioni a carico delle ghiandole surrenali, soprattutto noduli unilaterali, nel 34.7%.
Conclusioni
Questi risultati gettano nuova luce sui casi di diabete tipo 2 di difficile controllo e suggeriscono che lo screening per ipercortisolismo può avere un ruolo nell’individuare le cause di scompenso glicometabolico.
Da: Buse J.B. E coll. Diabetes Care 2025, 48: 2012–2020. DOI https://doi.org/10.2337/dc24-2841
