DISPONIBILE IN ITALIA LA PRIMA INSULINA SETTIMANALE: UN’ALTRA RIVOLUZIONE NELLA GESTIONE DEL DIABETE

Un’altra rivoluzione nella gestione del diabete

Abbiamo già avuto modo di parlare di ICODEC, ovvero dell’insulina settimanale approvata da EMA. L’Italia è il primo Paese in Europa ad aver autorizzato la prescrizione di questa insulina con rimborso del Servizio Sanitario nazionale. Diverse Regioni l’hanno già inserita nel prontuario e presto la disponibilità sarà davvero in tutta Italia.

Cosa cambia con l’insulina settimanale ICODEC

Con ICODEC la somministrazione dell’insulina basale passa da 365 a 52 iniezioni all’anno. Questo significa un impatto favorevole su qualità di vita, aderenza alla terapia, e anche sostenibilità ambientale. Infatti, con il crollo del numero di penne da insulina consumate ogni anno si otterrebbe una riduzione di 865 tonnellate di CO2 in cinque anni.

Vediamo altri numeri a conferma della “rivoluzione” ICODEC. Per il 50% circa delle persone con diabete con indicazione alla terapia insulinica si assiste a un ritardo anche superiore a due anni prima della prescrizione dell’insulina. Occorre sottolineare ancora una volta che questo ritardo (che si accompagna ovviamente a scompenso glicemico) espone la persona con diabete a un rischio aumentato di complicanze sia macrovascolari sia microvascolari. Le cause del ritardo nella prescrizione? L’inerzia terapeutica nel diabete, ovvero la mancata o ritardata intensificazione della terapia, nonostante un controllo glicemico inadeguato, può essere attribuita a diversi fattori, sia legati al paziente sia agli operatori sanitari.  Alcuni pazienti possono temere l’inizio o l’intensificazione della terapia, soprattutto se comporta l’uso di farmaci iniettabili o terapie più complesse. La disponibilità dell’insulina settimanale ridurrebbe significativamente questi timori permettendo una gestione più tempestiva.

Conclusioni

Manuela Bertaggia, presidente della FAND Associazione Italiana Diabetici ODV, ha commentato: “L’introduzione della prima insulina settimanale rappresenta un passo significativo: riducendo le iniezioni annuali da 365 a sole 52, offre una gestione più flessibile della malattia. È una concreta risposta per chi vive il diabete, che può aiutare a migliorare l’aderenza terapeutica e contribuisce a ridurre il carico mentale associato alla malattia cronica”.

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